Informazioni su questo misterioso "Profeta" chiamato Rambaldi
MILO GIACOMO RAMBALDI
Parma 1444 - 1496
Profeta e Futurologo Alchimista
Questo “Profeta” tanto ammirato nel telefilm ovviamente non esiste anche
se nella leggenda raccontata da J.J. Abrams c’è qualcosa di vero;
tipo la reale esistenza di Papa Alessandro VI e la passione ossessiva di
Adolf Hitler per l'occulto (il Reich organizzò delle spedizioni naziste
nelle aree più remote del mistico Tibet). In realtà Milo Rambaldi è una
bella storiella inventata dagli sceneggiatori. Il cognome è stato
ispirato dall'italiano Carlo Rambaldi, l'artista degli effetti speciali
che ha progettato l'alieno protagonista del film "E.T. l'extraterrestre"
(1982). "Nostravinci" non era l'appellativo usato da Hitler per indicare
il profeta, ma una semplice composizione dei nomi di Nostradamus e
Leonardo da Vinci. Nella vicenda di Alias il mistero Rambaldi è la
chiave della storia nelle vicende dei protagonisti: da ricordare la
"Pagina 47" che rappresenta Sydney come l'Eletta che dovrà seguire la
parola di Rambaldi.......
LA STORIA DI RAMBALDI
Cresciuto dai
monaci dell'ordine dei Vespertini, all'età di 12 era già, pittore
scultore e studente d'arte.
Presentato al Cardinale Alessandro della Chiesa
Cattolica romana, durante uno dei suoi viaggi a Roma all'età di 18 anni,
Rambaldi lavorò come architetto, consulente e profeta quando Alessandro
divenne Papa Alessandro VI nel 1492.
Come per tutti gli artisti/profeti era considerato
eretico (da sempre c’è lo scontro scienza-religione), infatti
l'arcidiacono Claudio Vespertini che aveva paura delle possibili
implicazioni rivoluzionarie delle tecnologie di Rambaldi sull'intero
sistema religioso tentò di non dare rilevanza ai suoi lavori. Per questo
pensava di contenere, ed eventualmente eliminare, i suoi lavori. Giunse
così al conflitto con Alessandro VI che successivamente morì nel 1503.
Vespertini ordinò che il nome di Rambaldi venisse
"cancellato" da tutti i monumenti e dagli edifici costruiti nel periodo
tra il 1470 e il 1496, ordinando anche che l'ingegnere del Papa venisse
scomunicato per eresia, che i suoi lavori a Roma venissero distrutti e
che l'uomo venisse condannato a morte al rogo, soprattutto dopo la
dichiarazione di Rambaldi che la scienza un giorno avrebbe permesso agli
uomini di conoscere Dio.
Milo Rambaldi morì in solitudine nell'inverno del
1496, senza lasciare alcun erede.
Quindi solo dopo la sua morte vennero scoperti ed
apprezzati i suoi lavori. Fu scoperto un suo lavoro segreto a San
Lazzaro e sistematicamente preso dagli agenti del Vaticano. Nel cercare
di discreditare i lavori di Rambaldi e la sua influenza, le sue opere
vennero vendute a privati. I suoi lavori si dispersero così in tutto il
mondo.
Fin dal quindicesimo secolo, lavori di Rambaldi
vennero avvistati in molte parti dell'Europa e dell'Unione Sovietica
fino a giungere a scoprire qualcosa nel museo di Waterbury nel
Connecticut nel 1921. Il disegno e l'utilizzo di molti di questi disegni
è ancora tutt'oggi sconosciuto tanto da aver ispirato molti
falsificatori.
Sembra che Rambaldi abbia predetto il sistema
digitale con l'aiuto di un linguaggio binario antico risalente dunque
alla fine del 1400, basato sull'introduzione di algoritmi e l'utilizzo
dei numeri 1 e 0. Molti dei suoi disegni e della sua documentazione sono
stati scritti in diverse lingue e linguaggi anche costituiti da simboli
tutt’ora incomprensibili.
Rambaldi ha inventato una filigrana caratteristica
di tutti i suoi disegni conosciuta come "l'occhio di Rambaldi",
leggibile ad occhio nudo solo al buio. Tutte le sue filigrane son state
fatte a mano e con una fibra di polimero, materiale simile alla buccia
di cipolla che è sopravvissuto intatto per molto tempo e soprattutto
nonostante le mille condizioni avverse. L'occhio, "(<0>) ", è l'unico
segno che distingue le opere di Rambaldi da delle falsificazioni. Fino
ad oggi si conoscono 102 falsi su un totale di 22 documenti
riconosciuti.
Documenti che reinterpretavano il "design" di
Rambaldi e le sue tecniche sono stati cercati e scoperti durante il
Terzo Reich e questo fu dovuto ad Adolf Hitler e alla sua voglia di
conoscenza per l'occulto. Durante questo periodo l'epiteto "Nostravinci"
divenne parte del lessico privato del Fuhrer, una personale stenografia
del nome di Rambaldi.
I lavori di Rambaldi son tutt'oggi non pubblicati e
questo è dovuto alla censura internazionale su Rambaldi a causa dei suoi
collegamenti con il fascismo.
Nel 1988 è stato scoperto in una collezione privata
in Brasile, uno schema rudimentale che portava come indicazione nel
retro, un diagramma per un comunicatore vocale trasportabile che
mostrava il design e i progetti delle tecnologie contemporanee
utilizzate per i moderni telefoni cellulari.
Nel 2001, Olgi C. Krystovnich (nato nel 1964,
storica e criptologista russa, direttrice delle classificazioni del
Direttorio K) si è imbattuta in uno dei primi disegni di Rambaldi,
risalente circa al 1460, situato in una collezione personale a Madrid.
In questo disegno, la donna ha identificato un prototipo che sembrava a
tutti gli effetti un transistor dei giorni nostri.
Altre opere di Rambaldi sono a tutt'oggi sconosciute, e molte di esse sono
andate distrutte, lasciando molta incertezza su quanti blocchi per
appunti abbia riempito l'uomo nella sua vita.
Usa le Freccette a lato per vedere i disegni profetici di
Rambaldi