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| Intervista a una Protagonista di AliasMia Maestro
Un nuovo personaggio si sta facendo particolarmente notare: si chiama Nadia Santos ed è interpretato dalla bella Mia Maestro. L’abbiamo incontrata in una pausa tra una ripresa e un’altra, e le abbiamo fatto qualche domanda...INTERVISTA DI: Antonio Visca - Fonte: Telefilm MagazineBella, giovane, spiritosa, sudamericana, un’aria intelligente ed è anche una brava attrice: se il nome di Mia Maestro ancora non vi dice molto, iniziate a segnarvelo e tenetelo bene a mente perché la ragazza “ha i numeri” e si farà. Nata nel 1978 a Buenos Aires, la nuova stella del cast di Alias ha un passato di cantante lirica , oltre che di attrice, ed un futuro davanti a sé che non possiamo che prevedere radioso. Intima amica (nella “vita vera”) dell’attrice Salma Hayek, la nuova sorellastra di Sydney Bristow, Nadia Santos sta mettendo tutte le energia nel serial creato da J. J. Abrams, senza dimenticare le sue origini, però, ed anzi continuando a lavorare anche per il cinema sudamericano.Come sei arrivata negli Stati Uniti dall’Argentina?Sono sei anni ormai che vivo qui a Los Angeles. Ho lavorato parecchi qui negli States e anche molto in Argentina e in tutta l’America Latina. Poi un giorno ho partecipato alle audizioni, come tutti, ed ho ottenuto questo ruolo. Adesso L. A. è casa mia.Che effetto fa essere la nuova entrata del telefilm?È eccitante! È davvero straordinario lavorare in una serie che ha un gruppo di attori così eccezionale. E poi sono davvero delle belle persone: non sono mai stata accolta in modo così gentile ed affettuoso in tutta la mia vita! È stato un inizio grandioso.Eri una fan di Alias prima di entrare a far parte del cast?No. Non lo ero. In realtà non sono una grande consumatrice di tv. Però appena sono stata presa mi sono guardata ogni episodio, tutto delle prime tre stagioni, anche per entrare nella storia e conoscere i personaggi.Cosa credi che abbia aggiunto Nadia, il tuo personaggio, alle dinamiche del telefilm?Anche se è una spia, prima di tutto è la sorella di Sydney, per cui ha riportato un po’ di clima famigliare, un po’ come quello che si respirava nella prima stagione con gli amici di Syd. In ogni episodio capita quindi di avere qualche scena in cui stiamo preparando cena o guardando la tv... É bello, perché quando subito dopo si entra nel “mondo delle spie” lo si trova ancora più eccitante, al confronto delle scene di vita normale.Il rapporto con Sydney e con Sloane porta anche qualche tensione...Certo! Il mio personaggio è molto intimo con Syd, ma al tempo stesso lei odia mio padre Arvin Sloane: mentre io cerco di imparare da quest’uomo, credo in lui e sono contenta di aver trovato questa nuova famiglia,dall’altra parte Sydney non vuole che io sia così fiduciosa e che non gli creda troppo.Cosa ti aspettavi quando hai ottenuto questo lavoro e cosa hai trovato di diverso?Ero un po’ preoccupata, all’inizio, perché tutti erano già calati nella propria parte da tempo, mentre io non sapevo praticamente nulla... In realtà nemmeno gli autori, quando ho iniziato a impersonare Nadia, avevano ancora deciso la sua storia passata. Tutto si è sviluppato naturalmente, in un certo senso. E poi, ripeto: l’accoglienza che ho ricevuto da questi attori straordinari e da tutto lo staff è stata incredibile!Insomma, tutto positivo, tutto bello, tutto perfetto?Bè, forse un lato negativo c’è: quando alle 4 del mattino sento il mio fax che inizia a ricevere pagine su pagine e poi devo entrare in studio alle 7, allora vuol dire che è successo qualcosa, che gli sceneggiatori hanno cambiato lo script e devo rimettermi a studiare la parte.Capita che nella versione finale del copione ci siano grandi cambiamenti rispetto alla prima bozza che ricevete?Si, decisamente! Ma tutti gli sceneggiatori e lo stesso J. J. Abrams, il creatore di Alias, sono sempre presenti, supervisionano e ci aiutano, rendendo tutto molto più facile anche in queste situazioni.Ti piacciono le scene d’azione? Fai qualche allenamento particolare?Si, cerco di andare in palestra tutti i giorni ed ho anche iniziato a tirare di boxe. Comunque ogni volta che abbiamo una scena di lotta facciamo diverse prove per cui alla fine, quando è finalmente il momento di girare, non è più così complicato come sembra.Un Grazie a "Marilú" iscritta al Fanclub per il materiale fornito
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